15 febbraio 2006

ATTACCO FASCISTA AL PEACEMAKER

Notte tra sabato 11 e domenica 12 febbraio.

I soliti (ig)noti sfondano la finestra del c.c.a. Peace Maker, s’intrufolano, frugano, rovistano, trovano, s’accaniscono, rubano e fuggono.

Cosa trovano? Quello che cercano: uno spazio orgogliosamente antifascista e così si danno alla vigliacca gioia e sfogano le loro frustrazioni di servi dei padroni su immagini, foto, simboli, striscioni al suo interno. Dopodiché, giacchè buon sangue non mente e l’occasione fa l’uomo ladro, i fieri camerati pensano bene di unire l’utile al dilettevole andando a colpire al cuore il Peace Maker, e fanno bottino portandosi a casa un mixer, 2 lettori cd, strumenti musicali e danneggiando l’impianto per la musica dal vivo. Nel furore della razzia s’imbattono anche nel fondo cassa del circolo e allora la devastazione e il saccheggio possono dirsi completi. Ora non resta altro che scavalcare e fuggire…non prima di aver strappato l’ultimo striscione resistente…alla TAV.


Casualità ha voluto che noi lo stesso pomeriggio di sabato fossimo in piazza con un banchetto informativo per ottenere un nuovo spazio, e che avessimo distribuito un volantino in cui spiegavamo chi siamo (dal 1994 un circolo culturale autogestito antifascista) e cosa facciamo…

Questa è stata la loro risposta, nel miglior stile fascista. Un copione visto e rivisto, purtroppo, centinaia di volte.

Questi gli ultimi avvenimenti, ma non è un caso isolato.

Negli ultimi due anni siamo già stati provocati diverse volte, prima con un volantino apparso sui muri di Imola la notte del 2 giugno (data non casuale), in seguito con una piccola bomba carta fatta esplodere in strada davanti all’ingresso (che non ha fatto danni solo perché non c’era nessuno nelle immediate vicinanze), poi è stata la volta di qualche svastica disegnata sui nostri muri, e infine qualche intimidazione a ragazzi che frequentano il Peace.

Da anni ormai si assiste in tutta Italia al dilagare di attacchi a spazi autogestiti e a chi li frequenta: spranghe, fuoco e coltelli sono i soliti (vecchi) metodi fascisti, che continuano impuniti nella loro bieca ottusità a seminare provocazioni, odio e violenza.

Risponderemo continuando a fare attività e cultura come abbiamo sempre fatto.

La loro cattiveria ci rende più uniti.



SABATO 18 FEBBRAIO ore 15:30

BANCHETTO e PRESIDIO ANTIFASCISTA

in via Emilia sotto i portici davanti all’ex cinema Centrale IMOLA



circolo culturale autogestito
ANTIFASCISTA
PEACEMAKER



Non un passo indietro.